L’ammiraglio Adama, nel giorno dell’anniversario del suo matrimonio, rievoca con la mente l’amata Carolanne quasi come fosse una delle “allucinazioni senzienti” di Baltar con Numero Sei. Scopriamo che l’unione di Bill e Carolanne non è stata felice con lei che lo accusava (spesso a ragione) di anteporre il dovere (e la gloria) alla sua famiglia. È trascorso più di un mese dall’ultimo avvistamento nemico e la truppa sta avvertendo un fisiologico calo di tensione. Tyrol e Cally discutono animatamente sul fatto che nell’assegnazione dei propri turni di lavoro Tyrol non tiene conto che, adesso, loro due hanno un figlio. Anzi, il turno attuale li vede entrambi alla riparazione del settore 12 con il figlioletto Nicky ancora una volta all’asilo nido. Adama incontra il presidente Roslin per una riunione con quest’ultima che gli confessa la voglia di approfittarne per una giornata di svago, magari anche per vederlo, ma Carolanne, riapparsa, è impietosa: l’Ammiraglio non potrà fare spazio nel suo cuore poiché troppo impegnato ad assolvere i suoi compiti e ricoprire il proprio ruolo. Nel settore 12, intanto, la situazione si complica. La causa del guasto è una piccolissima falla nello scafo che attiva la procedura di sicurezza e chiude Tyrol e Cally in trappola. L’aria sta per finire e si rende necessaria una manovra disperata: un raptor guidato da Athena con a bordo Scorpion ed Apollo farà saltare in aria dall’esterno il portello prelevando in pochi istanti i due per metterli in sicurezza nel velivolo. La missione è un successo e, nella camera iperbarica dove sono ricoverati per i secondi di permanenza nello spazio, il Capo promette alla moglie che darà a lei ed a Nicky la priorità che le è dovuta. La giornata volge al termine ed Adama si congeda dalla Roslin e regala al figlio i testi di legge appartenuti a suo padre, grandissimo avvocato, perché li aveva sempre desiderati. L’ammiraglio poi, da un ultimo sguardo alla foto con la moglie e la mette via, come tutti gli altri anni.