La morte di Varro, avvenuta per mano sua, continua a non dare pace a Spartacus. Batiato, offeso dall'atteggiamento del magistrato, trama vendetta e fa rapire il magistrato. Durante gli allenamenti Spartacus comincia a sanguinare dalla ferita inflittagli da Varro durante la festa, e viene portato in infermeria in grave condizioni. Intanto si avvicinano i giochi con la nemica città di Pompei e, vista l'inabilità di Spartacus, lo scontro finale viene affidato a Crisso. Batiato si mostra al magistrato e gli svela le sue intenzioni di vendetta. Spartacus continua a soffrire atrocemente per le ferite inferte, ed i continui incubi su Varro e sua moglie Sura, gli danno il tormento. Arrivano i giochi ed i gladiatori di Batiato riportano enormi vittorie per la città di Capua. A seguito dello scontro finale tra Crisso e Pericle, vinto dal gallo, arriva la notizia del rapimento del magistrato; Batiato, portando con sé Numerius, comincia a cercarlo seguendo le tracce che portano verso la stessa Capua. Ashur, convince Solonio a seguirlo per sventare l'atroce piano architettato dal suo padrone; lo conduce al nascondiglio del magistrato e lo incastra nell'omicidio dello stesso. Al giungere delle guardie, Numerius non può far altro che credere all'evidenza, condannandolo a morte. Nel frattempo, di fianco a Spartacus giace il servitore di Batiato che aveva condotto in salvo sua moglie, ed il trace, avvertito in sogno da Varro e Sura, vede che egli non ha i segni delle ferite che doveva aver riportato nel suo salvataggio. Costringendolo con la forza a confessare, viene a conoscenza del piano ordito da Batiato per farla uccidere prima del ricongiungimento. Così Spartacus lo uccide, con l'aiuto di Mira, e medita vendetta contro il suo padrone.