Il gigante Atlante è addetto al compito di sostener il cielo sulle sue spalle; Pollon si offre compassionevolmente di sostituirlo per un po', ma il suo peso risulta immane ed il risultato è che la piccola fa precipitar la volta celeste sopra la Terra distruggendo la residenza di Zeus. Per punizione viene incarcerata e successivamente gli vengono inflitte sette difficilissime prove, la prima delle quali è rubare uno dei cento occhi del terribile mostro Argo, mentre l'ultima è quella di recarsi nel regno di Ade agli inferi per chiedere la restituzione a Persefone di una "scatola segreta" col divieto però d'aprirla. Accompagnata da Eros Pollon si presenta davanti ai signori del regno dei morti; dopo aver partecipato al banchetto offerto in loro onore, durante il viaggio di ritorno Eros apre la cassa che gli è stata consegnata e ne fa uscire Cerbero che li attacca. Riescono in qualche modo a cavarsela e all'uscita vengono accolti da Zeus che attende con ansia la scatola, contenente tutte le foto delle giovani donne da lui sedotte: ricattato da Pollon toccherà proprio al re degli Dei tener per un po' il cielo, fintanto che Atlante non si sia riposato a sufficienza.